Salvato l’ultimo, autentico testimone di un grande passato Alfa Romeo: il Cancello di via Renato Serra A Milano. Grazie al supporto di tanti alfisti italiani e stranieri, è stato salvato dalla distruzione l’ultimo cancello dell’ex stabilimento dell’Alfa Romeo al Portello.
Gianluca Rovero, innamorato alfista, ha coinvolto gli amici dell’Alfa Blue Team, del Registro Giulia, dell’AlfaClub Milano, del Registro Alfa Romeo 6c2300-2500 e del CMAE che si sono messi in moto alla fine di luglio 2020 per richiedere all’Amministrazione Comunale di Milano, con formale istanza all’Assessore Maran, che quest'ultima vestigia non andasse perduta.
Poteva sembrare un semplice cumulo di ferro arrugginito, ma in realtà rappresenta tutto ciò che restava di un grande complesso industriale che ha visto transitare la storia di una grande industria meccanica dedita a centinaia di differenti lavorazioni, dalle le trivelle agli autocarri pesanti, dai compressori ai motori avio, dal materiale ferroviario ai potenti generatori di corrente. E tanto altro.
Perché l’Alfa è stata anche questo.
Il presidente dell’Alfa Blue Team, Gippo Salvetti e i soci Bonfioli, Giorgetti con lo storico del Marchio Fabio Morlacchi, il Consigliere ASI Marco Galassi, Domenico Pepè del Registro Giulia in accordo con la Società Finiper, proprietaria dell’area del Portello, così come del grande Centro Commerciale di Arese, avevano proposto che, dopo l’indispensabile rimozione prevista dal nuovo piano di viabilità, il cancello venisse posto, una volta restaurato, all’interno del nuovo parco che lì nascerà, in idonea posizione che ne valorizzasse il ricordo.
In attesa che vengano risolti alcuni aspetti con l’Amministrazione Comunale, la Finiper ha deciso di dare in fiduciaria custodia il reperto storico all’Alfa Blue Team che si è reso disponibile pur di evitare rischiosi passaggi e movimentazioni che avrebbero potuto vanificare il comune sforzo di salvaguardia.
Ultimati i lavori in tutto il parco (che richiederanno diversi mesi prima di essere portati a totale completamento) ci si augura che l’amministrazione comunale mostri quella sensibilità necessaria affinché il tutto abbia il giusto risalto.
Un plauso a tutti i club che hanno collaborato alla riuscita di questa iniziativa. Questi sono i Veri Alfisti, che lottano per la conservazione della storia dell'Alfa Romeo, niente a che vedere con i tanti clubbini sul territorio che sanno solo organizzare giretti per fare la mangiata, parlano di Alfa come un marchio 'fashion' e attendono impazienti il nuovo corso Alfa fatto di suvvini ibridi made in Polonia su meccanica francese...
RispondiEliminaThis was lovely to read
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