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L'aggressivo frontale a quattro fari della Fiat 131 Racing (1978). |
Una ricetta semplice, fatta di motori brillanti e allestimenti grintosi. Forse più sportive fuori che dentro, ma le
Fiat 127 Sport, 128 3p Sport, 131 Racing e Ritmo 105 (e poi 125 TC) sono figlie di un’epoca d’oro per il marchio torinese. Tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli ‘80, infatti,
l’attività agonistica della Fiat era ad altissimo livello. La
131 Abarth aveva conquistato tre campionati del mondo rally (1977, 1978 e 1980) e con iniziative come i Fiat Days ed i monomarca Formula Italia si dava l’opportunità di correre a moltissimi clienti sportivi.
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Ecco il pocker delle sportive "pop" made in Fiat: 128 3p, Ritmo, 127 e 131. |
Nell’autunno 1978, Luca di Montezemolo – all’epoca responsabile delle pubbliche relazioni delle attività sportive del Gruppo – dichiarava che “la Fiat crede nello sport e vi investe capitali consistenti. Siamo impegnati con la squadra ufficiale nel campionato mondiale rally. Con la Ferrari e la Lancia, la Fiat manifesta un impegno agonistico che non ha eguali al mondo, impegno non solo pubblicitario e che va visto nel quadro generale per le ricerche nelle quali la Fiat spende oltre 200 miliardi”. Così venne costituito il dipartimento ASA (Attività Sportiva Automobilistica), con il compito di “migliorare l’efficienza e di ridurre i costi”, come sottolineava il direttore sportivo Cesare Fiorio.
Sull’onda di questo entusiasmo competitivo nacquero le quattro versioni citate all’inizio, che in pratica coprivano tutti i segmenti: dalle piccole 127 e 128, alla media Ritmo, fino alla più impegnativa 131.
Una “sportivizzazione” su larga scala partita in quello stesso 1978 con la
128 3p in allestimento “Sport Serie Speciale”: si trattava dell’ultima evoluzione del modello lanciato nel 1975, dotato grafiche adesive nere, dei paraurti neri e di uno spoiler in gomma (nera) alla base del portellone posteriore. Anche gli interni avevano rivestimenti specifici. Le motorizzazioni erano le stesse già proposte per le precedenti versioni, ovvero due
quattro cilindri a benzina da 1.100 o 1.300 cc per 65 e 73 CV di potenza massima.
A fine 1978 venivano poi introdotte sul mercato italiano la
127 Sport e la 131 Racing. Entrambe erano dotate di kit aerodinamici: spoiler anteriore e posteriori per la 127, spoiler anteriore e codolini sui passaruota per la 131. La 127, rivolgendosi ad un pubblico più giovane, aveva un look più appariscente con strisce adesive a contrasto lungo le fiancate, le decal adesive e il terminale di scarico a doppia uscita. Un po’ più sobria la 131, sulla quale spiccava la bella mascherina anteriore che incorporava i doppi gruppi ottici tondi (con gli elementi interni più piccoli, stile poi ripreso dalla
Lancia Delta HF 4WD) e gli specchietti esterni a goccia.
All’interno dell’abitacolo, la 127 Sport presentava i sedili anteriori con poggiatesta incorporati e la strumentazione supplementare (orologio e manometro olio) al centro della plancia; completava il tutto un volante sportivo a due razze rivestito in pelle. Sulla 131 c’erano solo i rivestimenti in velluto nero. A livello meccanico, la 127 era equipaggiata con il
quattro cilindri da 1.050 cc e 70 CV, mentre sulla 131 c’era il quattro cilindri bialbero da due litri per 115 CV.
Il poker delle sportive “pop” made in Fiat veniva completato nel 1981 con il lancio della
Ritmo 105 TC, che montava un
motore quattro cilindri bialbero da 1.600 cc e 105 CV derivato da quello in uso sulla contemporanea 131 Supermirafiori. La scocca era quella a tre porte, fortemente caratterizzata esteticamente con tutti i particolari esterni (paraurti, codolini, maniglie, fasce paracolpi, presa d’aria sul cofano) verniciati in nero; sul frontale si notava l’inedito paraurti con lo spoiler nella parte bassa e l’alloggiamento dei fari di profondità.
Volante Abarth a tre razze e strumentazione più ricca (con tre elementi nel vano autoradio) arricchivano l’interno dove spiccavano i sedili sportivi con rivestimenti specifici.
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Gli interni delle quattro vetture: in senso orario, 128, 127, Ritmo e 131. |
Pochi mesi dopo, la Ritmo 105 TC veniva affiancata dalla più prestazionale 125 TC dotata di motore Abarth da due litri per 125 CV di potenza massima.
Vetture che hanno davvero segnato un’epoca.
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