Il raduno "The Italian Job" sulla pista del Lingotto a Torino. |
Per appassionati e collezionisti della vecchia Mini, “The italian Job” è il titolo di un film culto che aveva come protagoniste tre auto, le quali, dopo un furto di lingotti d’oro a Torino, si danno ad una fuga rocambolesca per i luoghi-simbolo della città. Le scene sono spettacolari, indimenticabili quelle di attraversamento del Po alla diga dei Murazzi, sul tetto di Palazzo a Vela, nel sottopasso della stazione Porta Nuova, sotto i portici delle vie o sul tetto del Lingotto.
Il film, girato cinquant’anni fa - con la regia di Peter Collinson, le musiche di Quincy Jones e attori come Michael Caine, Benny Hill e Raf Vallone - ha avuto un remake nel 2003, con protagoniste le Mini di nuova produzione (i puristi delle “classiche” hanno storto il naso…) e Los Angeles come location. Tra l’altro, forse non tutti sanno che le Mini del film sono state costruite appositamente con motori elettrici per poter girare le scene nella città statunitense.
Ma The Italian Job è anche un’associazione benefica nata nel 1990 che si occupa di opere e progetti a sostegno della gioventù disagiata, raccogliendo fondi per queste iniziative. Tra queste, il classico viaggio con le Mini dall’Inghilterra all’Italia, con destinazione Torino e i luoghi del film. La manifestazione, un tempo riservata agli inglesi, ha lentamente coinvolto anche gli appassionati italiani, che nell’ultima edizione sono stati felici di affiancare gli appassionati d’Oltremanica. Così, il 1° novembre, 32 Mini inglesi e 19 italiane si sono unite per festeggiare il cinquantesimo anniversario dello storico film.
Salendo la vecchia rampa elicoidale che porta sulla pista conservata sul tetto del Lingotto per le foto di rito, le Mini sono scattate per un lungo corteo nel centro di Torino, rivivendo i luoghi del mitico film.
Con una simpatica cerimonia si è svolta la consegna dei contributi raccolti a favore dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, una somma di 7.000 euro destinata all’acquisto di un’apparecchiatura laser di nuova concezione che a tutt’oggi nessuna struttura pubblica possiede.
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