La Fiat Panda Elettra commercializzata dal 1990 al 1998. |
Proprio oggi entrano in vigore - in molte regioni e in
molti comuni d’Italia - le limitazioni alla circolazione dei veicoli Euro 0. Le
auto storiche ne escono molto penalizzate: in pratica non sarà mai possibile
utilizzarle se non di sabato e nei festivi per la partecipazione ai raduni.
Magra, magrissima consolazione.
Ecco che allora viene quasi voglia di auto elettrica. D’epoca,
naturalmente. Oltre alle attuali conversioni - l’idea non sembra malvagia, ma
stenta a prendere piede anche a causa dei costi: si superano i 10.000 Euro per applicare la propulsione elettrica ad un'auto d'epoca –
qualche utilitaria "zero emission" ormai datata sarebbe già disponibile.
In casa Fiat, ad esempio, c’è la Panda Elettra
commercializzata dal giugno 1990 ed equipaggiata con motore a corrente continua
con eccitazione in serie TTL 180 C. Utilizzava batterie al piombo che garantivano
un’autonomia di circa 100 km nell’uso urbano. Poteva trasportare solo due
passeggeri, perché i sedili posteriori erano stati eliminati per poter
alloggiare le grosse batterie: non tutte, perché alcune, insieme al chopper,
erano posizionate nel vano anteriore lasciato libero dall’eliminazione del
monoblocco originale. A richiesta, era possibile sostituire questi accumulatori
con altri al nichel-cadmio, in grado di aumentare l’autonomia della vettura.
La produzione di questo modello è terminata nel 1998 per
lasciare il posto alla successiva Seicento Elettra dotata di tecnologia più
avanzata. Il suo propulsore elettrico è del tipo asincrono trifase, a corrente
alternata. Tramite un gruppo riduttore-differenziale il motore è in presa diretta
con le ruote motrici posteriori. La potenza massima è di 30 kW, la coppia
massima di 123 Nm sin dall’avvio, la velocità di punta è di 100 km/h. Il pacco
delle batteria è sistemato in parte nel vano anteriore e in parte nel tunnel
centrale e consente un’autonomia di circa 90 km (ciclo ECE urbano).
Attualmente non ci sono modelli Fiat elettrici in
commercio, nonostante l’interesse del costruttore per questo genere di trazione
risalga agli anni ’60 del 1900. Dopo ricerche ed esperimenti, nel 1972 venne
realizzata la concept-car X1/23, una piccola vettura a due posti pensata per le
aree urbane. Era caratterizzata da uno stile estremamente originale, pensato
per avere il minimo ingombro esterno (era lunga circa 2,6 metri) e per
sfruttare al meglio l’abitabilità interna.
La concept-car elettrica Fiat X1/23 realizzata nel 1972. |
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