La Porsche 917 protagonista della 24 Ore di Le Mans. |
In occasione delle celebrazioni per il suo 150°
anniversario, Martini & Rossi organizza, in collaborazione con il Museo
dell’Automobile di Torino, la mostra “Martini Racing – Inseguendo il mito” dedicata
ai successi del Martini Racing: 45 anni di una lunga e mitica avventura,
raccontata attraverso le protagoniste che hanno segnato la storia delle
competizioni motoristiche.
Martini Racing è un nome che evoca immediatamente la
passione per i motori, ma anche tecnica, innovazione e design, un marchio, un
team e uno stile che occupano un posto particolare nella storia delle
competizioni automobilistiche, non solo per aver dato vita ad una delle prime
sponsorizzazioni della storia e per l’inconfondibile livrea delle vetture, ma
perché, in 45 anni di storia, il Martini Racing si è imposto in tutte le
principali specialità delle quattro ruote, vantando un palamares da record:
dalla Formula 1 ai Rally, dall’Endurance al campionato tedesco DTM, la massima
espressione mondiale per le vetture Turismo.
La storia del Martini Racing inizia ufficialmente il 27 dicembre
del 1970 quando, sul circuito tedesco di Hockenheim, vengono svelati i colori
ufficiali scelti per decorare le Porsche 917 destinate al Mondiale Marche 1971:
una serie di strisce blu, azzurre e rosse su campo argento, un insieme
cromatico che scriverà pagine indimenticabili nella storia dell’automobilismo,
una firma destinata a lasciare una traccia indelebile in tutte le maggiori
specialità del motorsport. Da quel momento Martini Racing è stata al fianco dei
marchi più famosi, Porsche, Ferrari, Alfa Romeo, Lotus, Brabham, Lancia, Ford. Da
semplice sponsor è diventato un protagonista, un interprete di primo piano che
ha sempre avuto nel suo DNA il sapore della sfida, di costruire il proprio
successo sul coraggio e sulla visione di lungo termine.
Basta scorrere alcuni capitoli della sua storia per
rendersene conto.
Quando ad esempio, nel 1973, Martini Racing decise di
appoggiare la Porsche, al suo esordio nel Mondiale Marche con una 911 Carrera,
spinta da un innovativo 6 cilindri turbo. O quando fece il suo debutto in Formula
1 al fianco della neonata Tecno, una piccola scuderia bolognese che esordiva
nel circus iridato con una monoposto di sua costruzione, equipaggiata con un 12
cilindri boxer, il più complesso propulsore di quegli anni. Per non parlare del
coraggio di appoggiare l’iniziativa della Lancia che, nel 1983, con la “037” a
due sole ruote motrici, osò sfidare, e battere, la ben più sofisticata Audi a
trazione integrale. Lo stesso desiderio di gettare il cuore oltre l’ostacolo,
di guardare al futuro e all’innovazione possiamo ritrovarlo, ai giorni nostri,
nella scelta di legare ancora una volta i propri colori alla rivoluzionaria Porsche
918, la prima Granturismo ibrida della storia della Casa di Stoccarda.
La mostra “Martini Racing – Inseguendo il mito” vuole
celebrare questa indimenticabile avventura, nei molti aspetti che l’hanno
caratterizzata. A partire dalle protagoniste: la Porsche 917, che nel 1971 ha
regalato al Martini Racing la prima vittoria nella leggendaria 24 ore di Le
Mans, alle Brabham e Lotus di Formula 1; le Lancia, vincitrici per ben sette
volte nel mondiale Rally, l’Alfa Romeo 155 DTM, la categoria regina delle gare
turismo. Il tutto calato in un mondo di immagini e filmati che ricreano tutto
ciò che ha fatto del Martini Racing un modo di stile, eleganza, coraggio: dai
protagonisti e testimoni delle vittoria, ai segreti delle vittorie, dagli
aspetti tecnici al design inconfondibile.
Fino al 26 gennaio 2014 al Museo dell'Automobile di Torino: www.museoauto.it
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