Lo stand Maserati con la monoposto A6G. |
Doveva essere un’edizione da record e così è stato. Auto e Moto d’Epoca ha celebrato il trentesimo compleanno superando ogni aspettativa, in termini di numeri, qualità di modelli esposti, flusso di visitatori (+ 30% rispetto allo scorso anno) e importanza degli eventi in programma. La manifestazione ha offerto un panorama completo del motorismo storico e del vintage, con 11 padiglioni sold out, più di 4.000 veicoli a rendere unica questa Fiera, oltre 1.600 espositori e più di 500 ricambisti.
“I numeri di questa edizione hanno dimostrato ancora una volta che la passione supera la crisi. È stato un successo incredibile, mi ha impressionato la folla che si accalcava ai cancelli per entrare, è stato un flusso continuo di visitatori. Ho visto molti giovani e tante famiglie. Auto e Moto d’Epoca si conferma come il Salone della cultura dell’auto”, ha commentato il patron Mario Carlo Baccaglini.
Centinaia di proposte di privati e commercianti prese d'assalto. |
A impreziosire il Salone le tavole rotonde, gli incontri e i workshop con i rappresentanti delle Case automobilistiche che hanno ribadito il concetto che è stato il fil rouge di Auto e Moto d’Epoca: “Le vetture storiche fanno vendere le auto di oggi – ripete Baccaglini - per avere un buon futuro serve un ottimo passato: avere una grande tradizione è una garanzia anche per il mercato delle auto moderne, infatti le grandi case portano i modelli dei loro musei, segnando una continuità che certifica il marchio in un alone di fascino e storia”. Così si sono potute ammirare le grandi vetture del passato accanto ai nuovi gioielli della tecnologia, in un connubio che ha riportato il marchio, il valore storico e culturale della Casa al centro dell’interesse dell’appassionato.
Tra gli eventi che hanno segnato la manifestazione anche la presenza dei grandi campioni delle quattro ruote: da Munari a Biasion, da Scandola a Basso fino al mito Dindo Capello. Poi l’assoluta novità della presentazione del Registro Storico Aci, così come i format della gare di auto d’epoca come la Coppa d’Oro delle Dolomiti, la Winterace, il Terre di Canossa e la 100 ore classic.
Da record anche il raduno in Prato della Valle per celebrare i 50 anni della Porsche 911: 400 fantastici modelli hanno sfilato per il centro di Padova, portando un pezzo di storia e stile tra le gente incuriosita. Anche BMW ha voluto rendere omaggio ai propri fan con il 2° raduno internazionale di Z1. Poi l’impressionante impatto degli stand di Maserati, con la nuova e la vecchia Ghibli, di Peugeot, dove la nuova 208, erede della 205, ha già fatto innamorare gli amanti della Casa francese. Modelli mozzafiato anche quelli firmati Mercedes e Juaguar, così come Audi ha rilanciato la forte vocazione sportiva con le vetture da competizione di Dindo Capello. Entusiasmante la mostra della Supercar Ferrari del Museo Ferrari, dove il Cavallino ha confermato il proprio mito con un’esposizione di valore assoluto.
Tra gli elementi che segnano una tendenza costante, la presenza di visitatori, addetti ai lavori e organi di informazione che arrivano dall’estero, amplificando ancora di più il carattere internazionale del Salone. “Oggi siamo il mercato di auto e moto d’epoca più importante d’Europa, abbiamo uno spiccato carattere internazionale, tanto che la metà dei partecipanti arriva da fuori Italia”, ha spiegato ancora Baccaglini.
Mercedes-Benz e i 50 della Pagoda. |
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